Sobre «Bibliopatías, bibliomanías y otros males librescos» de Antonio Castronuovo | Trama Editorial

Sobre «Bibliopatías, bibliomanías y otros males librescos» de Antonio Castronuovo

Entre los diversos tipos de necios o locos está el Büchernarr, el «loco de los libros», representado en un hombre sentado frente al atril rodeado de libros,
lleva un gorro de dormir, una capucha de bufón con cascabeles, un plumero
para espantar las moscas y, algo muy importante, usa lentes.
«Para mí el libro lo es todo, más precioso incluso que el oro. Tengo aquí grandes tesoros, de los que no entiendo ni una palabra».
[Sebastian Brant, Narrenschiff, 1494]

Francesca Nepori, L’ossessione infinita. Sul Dizionario del bibliomane di Antonio Castronuovo, «Bibliomanie. Letterature, storiografie, semiotiche», 58, no. 25, dicembre 2024, doi:10.48276/issn.2280-8833.12251

Chi studia la storia del libro si troverà, prima o poi, a dover fare i conti col fenomeno del collezionismo librario, fondato sulla dolce passione della bibliofilia, fenomeno ricco di caratteri umani e degno di analisi. Non a caso il tema sta destando sempre maggiore interesse, e negli ultimi tempi si sono moltiplicate le proposte saggistiche dei “libri sui libri”. Spicca tra questi il Dizionario del bibliomane di Antonio Castronuovo (Sellerio, 2021), presto diventato un fenomeno culturale: decine di recensioni nelle più importanti testate giornalistiche, numerose segnalazioni in blog per amanti di libri, oggetto sui social-media di riconoscimenti da parte di chi lo ha letto e ne ha apprezzato l’acume, lo stile ironico e la prosa colta e lucente.
In parole semplici: l’autore ha percorso nelle sue pagine i fenomeni della bibliofilia e bibliomania mediante una struttura singolare: una collana di 225 brevi prose saggistico-narrative collocate in ordine alfabetico, arguta caricatura di un dizionario tematico. È una struttura che stimola alla libera lettura: non è necessario seguire l’ordine della paginazione, e la disposizione alfabetica serve solo ad assegnare al libro una parvenza di stabile architettura. La logica che tiene legate le diverse voci è infatti fondata sulla similitudine analogica: si può partire da qualunque pagina e leggere la scena che si vuole, come se i lemmi fossero un mazzo di carte da gioco da mescolare a piacere.

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